lunedì 8 febbraio 2010

L'Europa e i disabili


2003: Anno Europeo delle persone disabili
L'Europa e i disabili
Obiettivo dell'anno europeo delle persone con Disabilità
Lo stato dell'arte europeo


2003: L'Europa e i disabili

A un mese dall'inizio dell'Anno Europeo delle Persone Disabili, proclamato per il 2003 dall'Unione Europea, ecco il punto della situazione sui preparativi, lavori e manovre di avvicinamento a questo importante evento su scala continentale. Un'opportunità per aumentare la consapevolezza dei cittadini europei nei riguardi delle disabilità e per creare una vera cultura dell'integrazione.
di Maurizio Trezzi


MILANO – «Niente su di noi, senza di noi». E' questo il motto del 2003, l'Anno Europeo delle Persone Disabili, proclamato dall'Unione Europea, che prenderà il via da Atene con la conferenza inaugurale il 26 gennaio prossimo. Integrazione, quindi, e coscienza del ruolo che le persone disabili devono svolgere all'interno della società, forti dei loro diritti che devono essere rispettati, consapevoli dei doveri che spettano loro come a tutti i cittadini.
L'obiettivo dell'Anno, che in Italia inizierà nel mese di febbraio e si chiuderà con la Conferenza Europea il 3 dicembre 2003, è il riconoscimento di pari diritti per le persone disabili che vogliono partecipare in prima persona, o attraverso le loro associazioni, ai processi decisionali che li riguardano. Questo per garantire il principio della non discriminazione, che sarà il 'fil rouge' di tutto il 2003.
Durante i vari eventi dovrà emergere la necessità di avere uguali opportunità, senza dover ricorrere solamente ai sussidi e agli aiuti che spesso inducono nell'opinione pubblica quella visione pietistica delle persone disabili che invece, a livello europeo, si sta cercando fortemente di modificare.
«Lo scopo principale dell'anno - ha dichiarato Anna Diamantopoulou, Commissario europeo per la disabilità - è quello di guidare l'Unione verso una politica per la piena integrazione delle persone disabili come abbiamo dichiarato nella relazione dello scorso anno 'Verso un Europa senza barriere'. Ci aspettiamo l'organizzazione di oltre 10mila eventi nei vari stati europei a livello nazionale, regionale e locale e la nostra speranza e che da essi si possa costituire una solida base per un reale miglioramento delle condizioni delle persone disabili in Europa ma anche nel resto del Mondo». Per attuare questi obiettivi l'Unione Europea ha stanziato 12 milioni di euro a cui si aggiungono fondi e finanziamenti provenienti dai singoli Stati.
Il percorso da seguire è fatto di lavoro ed emancipazione, di maggior visibilità e non di ghettizzazione in modo che le persone disabili possano fornire il loro contributo alle vita sociale anche raggiungendo traguardi importanti come la vita indipendente, l'eliminazione di ogni forma di barriera e la rappresentanza politica.
In tutti gli Stati dell'Unione Europea i preparativi per l'Anno Europeo delle Persone Disabili sono in pieno svolgimento. Molte sono le iniziative promosse, con differenti modalità e soprattutto tempistiche. Se nelle nazioni del nord Europa, come la Scandinavia e il Regno Unito, si è già praticamente pronti a partire, lo stesso non si può dire di altre realtà come quella spagnola e portoghese, quella austriaca e purtroppo anche quella italiana.
Lentezze, ritardi e rinvii hanno ritardato la definizione dei bandi per il finanziamento delle iniziative e quindi anche la fase organizzativa è andata a rilento. Esistono però degli eventi transnazionali come il progetto «Get on board» pensato e voluto dall'Edf per il 2003. Si tratta di una fra le iniziative più interessanti previste dal programma per l'Anno Europeo che porterà in giro per l'Europa un pullman, completamente accessibile, con lo scopo di diffondere in tutti i paesi un messaggio di attenzione verso la disabilità.
Il bus partirà nel gennaio del 2003 da Atene, visto che la Grecia è durante il primo semestre del 2003 lo Stato che presiede l'Unione Europea. A bordo del bus ci saranno bambini disabili con i loro amici e parenti che in ogni nazione incontreranno le comunità locali e parteciperanno ad eventi e manifestazioni organizzate in concomitanza con il transito del bus. Una delle finalità di «Get on board» è essere indiretto promotore di manifestazioni a livello locale, un sorta di raccordo fra tutte queste manifestazioni per dare una continuità in tutti i Paesi. Il lungo percorso del bus si concluderà in Italia dal 29 ottobre al 3 dicembre 2003 giorno della chiusura dell'Anno.

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